
Ecco come l'architetto Rolandas Kliučinskas definisce se stesso ed il suo lavoro, dando una sua definizione di interior design.

Qual'è il filo conduttore o il tema ricorrente che guida il tuo lavoro?
Il filo conduttore parte sempre dalle aspettative e dai sogni, impliciti o espliciti, dei miei clienti, che sbloccano un mondo di infinite possibilità dando vita a spazi e storie. Questa è la via per la diversità e credo, anche per il successo di ogni progetto.
Potresti condividere con noi i dettagli dei progetti di interior design su cui stai lavorando attualmente? Quali sono le sfide e le soddisfazioni che stai incontrando?
Al momento sto lavorando su alcuni progetti ad Almaty, in Kazakistan e Zermatt, in Svizzera. Il primo progetto riguarda la ristrutturazione di un edificio residenziale di due clienti, con mood completamente diversi. Mi piacciono le sfide poste dalle personalità dei clienti, sono fonte di idee e soddisfazione. Ad esempio, i progetti di Almaty, pur essendo situati in un unico edificio, sono diversi in tutto e per tutto al loro interno. Entrambi i progetti sono stati realizzati in stretta collaborazione con Interni, che ha fornito elementi di Ceccotti, Edra, Henge, Giorgetti, Officine Gullo, I Vassalletti, ecc. Poichè entrambi gli appartamenti sono situati nello stesso edificio, condividono una facciata che si adatta a entrambi. La facciata in vetro "no border view" , appositamente progettata, non ha alcun impatto ambientale sugli interni. Lo Chalet di Zermatt invece, presenta i classici interni all'inglese con un leggero tocco barocco che ben si sposa con la baita svizzera. Insolito, ma molto personale. Il carattere virile del cliente con un pizzico di gusto "XO".
In che modo i viaggi e l'esposizione a diverse culture influenzano il tuo approccio alla progettazione? Quali sono le variazioni più significative dal tuo punto di vista, nei gusti e nelle preferenze abitative in diverse parti del mondo?
Architettura e cultura sono interdipendenti e inscindibili. L'architettura fa parte dell'identità di ogni comunità e ne trasmette il messaggio culturale. Dal 2000 lavoro lontano dalla mia terra natale, la Lituania, sia in Europa che in Asia. Paesi, continenti, zone climatiche e sismiche, culture, storie, tradizioni familiari diverse influenzano la pianificazione funzionale, l'architettura e gli interni, la costruzione dell'edificio, le soluzioni ingegneristiche, l'approccio al comfort, la posizione sociale, ecc. E' un tema molto complesso e stratificato che prevede molte variabili.
Hai sviluppato un rapporto lavorativo molto stretto con Interni. Potresti raccontarci com'è nata questa collaborazione e quali sono i principali valori aggiunti che Interni offre rispetto ad altri player nel campo del design e dell'arredamento?
La mia è una professione multidisciplinare. Tra il progetto e l'esecuzione finale ci sono molti passaggi. La collaborazione con Interni è una parte molto importante di questo processo. La loro capacità nel fornire una selezione professionale di arredi italiani di qualità superiore, produttori di materiali e artigiani addetti alla creazione, produzione, consegna e montaggio è unica. Preziosissima per il mio lavoro. Andando nel dettaglio dell'evoluzione di ogni progetti, il supporto di Interni inizia nella primissima fase di concept, visualizzando ciò che sogniamo per determinati materiali e tecnologie. Nella Design Experience di Interni quasi tutte le informazioni sono a portata di mano. Cataloghi, campioni, visite in fabbrica. Nello sviluppo di ulteriori idee per il progetto, una visita del cliente può restringere il campo e definire meglio il gusto, visitando showroom, facendo prove, toccando con mano e vedendo con i propri occhi. E' molto importante e aiuta a risparmiare tempo, arrivando al risultato ottimale.
Il design oggi si estende ben oltre gli oggetti fisici, abbracciando l'intelligenza artificiale, il design thinking, l'internet delle cose e altro ancora. Come integri la tecnologia nei tuoi progetti e quali impatto ha avuto sul tuo modo di lavorare?
Internet, AI, tecnologia, scelta dei materiali.. fa tutto parte dei miei strumenti di lavoro, senza alcun limite. Preferisco il "more is more". Viviamo in un mondo in cui l'influenza industriale è totale, così come le sue restrizioni sulla nostra vita quotidiana. Tutto dipende da come si usano le nuove possibilità offerte dalla tecnologia, pur mantenendo i vantaggi della personalizzazione e dell'artigianalità, per creare elementi di design unici. Accolgo di buon grado i nuovi strumenti.
Come si sviluppa il tuo processo decisionale nella scelta dei pezzi di design principali per i tuoi progetti? Quali criteri utilizzi per assicurarti che ogni elemento si integri perfettamente nel contesto complessivo?
Il progetto è il processo di una storia particolare, lo sviluppo evolutivo dall'idea alla sua realizzazione. Il punto d'incontro con il cliente avviene qualndo inizia la selezione delle soluzioni architettoniche, dei materiail e degli scenari tecnologici da seguire. Si crea così una palette su misura per il progetto specifico. La palette è il linguaggio condiviso tra cliente è architetto.
Una parola o un termine che ritieni abusato nel tuo mondo.
Moderno. E' impossibile usare una parola sola per descrivere il linguaggio dell'architettura.
Quali sono i tuoi progetti e piani futuri? Ci sono particolari tendenze o innovazioni nel campo del design che ti attraggono particolarmente?
Viviamo in un'epoca davvero interessante. Le nuove tecnologie oggi ci offrono possibilità praticamente infinite, l'unico problema è essere abbastanza creativi da saperle usare. Ciò che era lo standard cinque anni fa, oggi appare superato, proprio a causa delle nuove opportunità tecnologiche. Inoltre, non solo la tecnologia, ma anche la tendenza verso la sostenibilità della vita e le soluzioni green hanno cambiato significativamente il brief di ogni progetto. La ricetta per il cocktail abitativo del futuro non è ancora stata mixata, ma gli ingredienti ci sono già tutti.










