Michele De Lucchi
Nato nel 1951 a Ferrara, Michele De Lucchi è un architetto, designer ed artista divenuto uno dei maggiori esponenti e rappresentati del design italiano degli ultimi anni.
La sua vena artistica e la sua voglia di sperimentare gli hanno permesso, durante gli anni, di riscuotere enorme successo riuscendo addirittura a vincere, per ben tre volte, l’ambitissimo Compasso d’Oro.
Dopo essersi laureato in Architettura a Firenze, Michele De Lucchi affronta varie esperienze; tra le più importanti c’è sicuramente l’incontro con Ettore Sottsass che gli permetterà di entrare a far parte del gruppo Memphis nel 1979.
L’anno dopo si mette in proprio ed inizia così la sua attività autonoma.
In pochissimo tempo Michele De Lucchi riesce ad inserirsi in alcune delle realtà industriali più importanti; aziende del calibro di Olivetti, Cassina, Artemide, Vitra, Alias, Poltrona Frau ed Alessi gli permettono di progettare e produrre numerosi arredi.
L’estrema capacità di accompagnare ad ogni suo oggetto un’approfondita ricerca gli ha permesso, nel 1990, di fondare un laboratorio sperimentale chiamato Produzione Privata.
Qui De Lucchi è libero di dar sfogo a tutta la sua creatività e di poter sperimentare tecniche legate prettamente all’ambito artigianale permettendogli di allontanarsi dal mondo della produzione in serie.
A tal proposito dirà: “Mi piacerebbe ricaricare i prodotti di una valenza più ricca di sentimenti e umanità, estirpando l'indifferenza dello standardizzato prodotto di massa (...)”. Alimentato da una sorta di romanticismo progettuale, Michele De Lucchi ha creato questo laboratorio per sentirsi più in intimità e più vicino ai suoi prodotti che troppo spesso, nella produzione standardizzata, sente lontani.
Nel corso della sua prolifica carriera in giro per il mondo, il progettista ferrarese, ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti che lo hanno aiutato ad ottenere anche l’onorificenza di Ufficiale della Repubblica Italiana. I suoi prodotti e le sue opere sono esposte nei più importanti musei del mondo e le sue realizzazioni sparse ovunque sono un simbolo evidente della sua estrema sensibilità progettuale.