Henge: la capacità alchemica di trasformare la materia
Ricerca materica, design contemporaneo, artigianalità. In queste tre parole è inscritto il progetto di Henge, azienda giovane ma già portavoce del made in Italy nel mondo.
Nel fondare Henge Paolo Tormena, esploratore di materiali e lavorazioni rare, e Massimo Castagna, architetto e direttore artistico del brand, decidono di dare forma a una realtà produttiva capace di esprimere i contenuti d’eccellenza del saper fare italiano. Il nome del brand è ispirato a Stonehenge, antichissimo sito archeologico che testimonia l’atavico rapporto tra uomo e materia. E proprio la materia è l’assoluta protagonista di Henge: una materia vera, autentica e brutale, esasperata dal punto di vista espressivo. Metalli, legno, pietre e vetro: Henge seleziona materiali eccezionali provenienti da ogni parte del mondo. Materiali unici nel loro genere, scelti perché hanno una storia da raccontare.
Come la Breccia Medicea dell’Acqua Santa, una pietra con cui i Medici facevano realizzare le acquasantiere nelle chiese e ritrovata in una piccola cava in Toscana. O il legno Olive Swamp del 421d.C. dalla bellezza millenaria. O ancora Forest Fusion, che non è esattamente una radica ma la parte di albero tra radice e tronco che normalmente è considerata uno scarto e la cui lavorazione, quasi dimenticata, è stata recuperata da Henge per vari prodotti della collezione.